I dirigenti e i papà ci raccontano le loro sensazioni

Dopo gli istruttori del Corsico 2020-21, anche i nostri dirigenti hanno scritto un loro pensiero sulle sensazioni provate nel tornare in campo e la gioia dei bimbi e ragazzi nel potersi allenarsi dopo il lungo stop forzato dovuto alla pandemia.
Andrea Angius (istruttore e coordinatore del settore giovanile)
“Passare un giorno sui nostri campi e vedere questi bambini dopo tantissimo tempo, forse troppo, mi rende felice come istruttore, ma forse prima come genitore. Nonostante i bambini siano stati dimenticati dalle istituzioni e privati della possibilità di fare sport, ho rivisto in loro la voglia di giocare e divertirsi per dare un calcio a questa pandemia, che forse non hanno ancora capito bene cosa sia. Godiamoci questo momento, con la speranza di non privarli più di questo magnifico sport, di cui tutti abbiamo bisogno.”
Stefano Vaccaro (Esordienti 2008 e Pulcini 2010)
“Quello che abbiamo vissuto e che ancora oggi stiamo vivendo è qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato, perché siamo stati costretti a fermare il gioco più bello del mondo. Oggi, se pur con le giuste restrizioni, il poter riprendere a rivedere i nostri ragazzi correre su un campo di calcio è una sensazione di enorme gioia e felicità. Anche se parlare di felicità in un contesto sociale ancora molto difficile, potrebbe sembrare fuori luogo. Eppure, se ci fermiamo un attimo, nel qui e ora, a rispondere ad una  domanda semplice, quanto illuminante: come si sentono i nostri ragazzi a tornare sui campi ? “Possiamo scommettere che la risposta sarà: felici! Perché è proprio la felicità a mettere d’accordo la triade educativa  di genitori, atleti e società sportiva.”
Massimiliano Manzi (Esordienti 2009): “Tornare è stato incredibile e vedere i nostri ragazzi allenarsi con grandissimo entusiasmo è stato semplicemente riassaporare quello che non abbiamo più potuto più gustare nei mesi scorsi, il campo! Un bellissima sensazione, una boccata di fiducia e speranza speriamo verso la ripresa senza più restrizioni.”
Nicola Mascolo (Pulcini 2011)
“Vedere arrivare i bimbi con la divisa da allenamento, il pallone sotto braccio e un sorrisone stampato sul viso per la felicità di ricominciare, è stata per me una gioia immensa! I nostri bimbi hanno bisogno di liberarsi dai brutti pensieri e dalla pesantezza di questo periodo e niente è meglio che correre felici dietro al pallone.”
Alessio Montella (Primi Calci 2012)
“Aver ripreso è stata una gioia immensa, perchè il periodo è stato difficile per tutti i ragazzi e bambini, privati della possibilità di fare attività sportiva in un’età così importante. Per questo  anche solo poter scambiare il pallone  con in compagni e fare palleggi e tiri in porta è stato come rivedere la luce in fondo al tunnel.”
Massimo Savoca (Primi Calci 2012)
“Nell’eta’ che vivono nostri ragazzi e’ fondamentale svolgere qualsiasi attivita’ in presenza, a scuola, nello sport e incontri vari. La pratica sportiva svolge un ruolo che ritengo di assoluta e basilare importanza per la loro crescita sana. Per questo aver ripreso gli allenamenti, anche se con tutte le precauzioni del caso è stato per noi tutti una gioia indescrivibile. L’ augurio per tutti noi è uscire presto da questa brutta situazione, che ci tiene imprigionati in un’assoluto isolamento e logoramento fisico. Perchè è difficile fare sport completo fra le mura domestiche. Per questo bisognava ritornare finalmente a quella normalità, dove i nostri ragazzi possano divertirsi e incontrarsi nella pratica di questo meraviglioso sport che e’ il calcio.”
Mauro Carrano (Pulcini 2010 e Primi Calci 2013)
“È stato davvero bello rivedere in campo i nostri bambini e ragazzi. Piano piano si sta rimettendo tutto in moto e questo non può che essere positivo. Personalmente sono dirigente sia dei 2010 che dei 2013 e devo ammettere che in entrambe le categorie ho visto gli occhi dei bambini e dei ragazzini felici, pieni di voglia di divertirsi e buttare fuori tutta la “polvere” e la negatività degli ultimi mesi. Speriamo che questo sia solo l’inizio di una nuova rinascita. Ci vorrà ancora pazienza e dovremo rispettare ancora distanziamenti e protocolli di sicurezza ma siamo disposti a fare questo e altro per tornare a correre.”
Riccardo Maselli (Piccoli Amici 2014 e 2015)
“Finalmente! Perchè eravamo stanchi di partitelle in corridoio con due sedie come porte e una palletta di gomma spugna. Mancava l’aria, la voglia di correre e rincorrere i propri compagni, calciare un pallone. Si è visto subito, da mezz’ora prima di riaprire le porte del centro sportivo, loro già si salutavano da lontano, timidi nel salutarsi con un pugno a pugno quando volevano abbracciarsi. E quando hanno visto il mister sembra avessero visto una divinità! Quel primo allenamento non avrebbe dovuto concludersi mai secondo le loro idee perché la prima cosa che hanno chiesto è stata: “Quando giochiamo ancora”? Li abbiamo liberati, speriamo di non doverli imprigionare più! W lo sport!”

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