MISTER POLENGHI: I MIEI BIMBI MI TRASMETTONO PASSIONE

Oggi abbiamo il piacere di conoscere meglio il mister dei 2010 A, Christian Polenghi. Buongiorno mister, raccontaci un po’ del tuo passato da calciatore…quanti anni hai giocato a calcio? In quali squadre? Che ruolo facevi…

Buongiorno a tutti. Nella mia carriera da calciatore ho sempre giocato come centrocampista sinistro, sin dai tempi in cui giocavo nella gloriosa Pejo Lorenteggio.

C’è qualcosa o qualcuno che  ti è rimasto più impresso della tua carriera da giocatore? Anche una cosa accaduta che ti piace ricordare…

Mah…è un ricordo purtroppo non molto positivo…La mia carriera è infatti terminata a causa della rottura del legamento anteriore del ginocchio sinistro. Chissà…magari senza questo antipatico intoppo la mia carriera avrebbe preso un’altra direzione, o più semplicemente sarebbe potuta durare molto di più, permettendomi di divertirmi più a lungo….ma questa è la vita…

C’era un giocatore al quale ti ispiravi o che ti piaceva più di altri?

Il mio idolo era senz’altro Johan Cruyff. Il forte giocatore dell’Ajax e della nazionale olandese è stato per  tantissimi anni il mio giocatore preferito. Classe, grinta leadership: insomma un giocatore completo, meraviglioso da vedere giocare.

Che differenze noti, positive e negative, tra il calcio che hai giocato tu e quello invece che hai sotto gli occhi adesso?

Onestamente da quello che vedo, posso tranquillamente affermare che sotto il punto di vista tecnico, vedo notevoli miglioramenti rispetto agli anni in cui giocavo io.  Anche la qualità degli allenamenti è notevolmente migliorata e soprattutto la preparazione degli allenatori che non sono più improvvisati. Devo dire che anche l’aspetto educativo comportamentale oggi è di alto livello, mentre invece “noi genitori” siamo peggiorati nei nostri atteggiamenti sulle tribune nei confronti di arbitri e avversari.

A proposito di “adesso”: come va la tua squadra dei 2010? Cosa ci racconti da settembre ad oggi? Che gruppo è?

I miei 2010 sono un gruppo di buona qualità e da settembre ad oggi posso tranquillamente dire che hanno dimostrato e continuano a mantenere, un alto indice di allenabilità.

C’è un aspetto positivo che vuoi sottolineare dei tuoi ragazzini?

Piano piano sono diventati una squadra, un gruppo, vero e affiatato…che poi è uno degli ingredienti più importanti del calcio. 

Ormai la prima parte della stagione è passata, quali obiettivi ti sei posto per la seconda?

L’obiettivo è duplice. Continuare a farli migliorare sotto l’aspetto tecnico e prepararli mentalmente e tatticamente a giocare a 7. Già perchè l’anno prossimo non giocheranno più a 5 bensì a 7 e stiamo già iniziando a prepararci con qualche amichevole e torneo.

Da quanti anni alleni?

Nel calcio, come istruttore dell’attività di base sono 10 anni e forse non tutti sanno che ho alle spalle anche 6 anni come istruttore di minibasket.

Come ti è venuta questa passione per allenare?

Partiamo dal presupposto che comunque allenare e insegnare calcio in modo serio ai bambini non è facile. Quello che però vorrei sottolineare è che la passione e la voglia di andare avanti mi viene trasmessa quotidianamente proprio da loro che mi restituiscono entusiasmo e voglia di apprendere. Questa è la mia benzina che alimenta il mio motore ogni allenamento…

Come ti sei avvicinato alla realtà della Polisportiva Corsico?

Diciamo che il merito è stato di mister Angius. Non eravamo soddisfatti di quello che stavamo vivendo altrove e non ci trovavamo bene sotto tanti punti di vista. Andrea ha trovato questa opportunità importante, seria e con ambizioni reali: dire di si è stato semplice e alla fine ci siamo legati alla Polisportiva Corsico con molto entusiasmo.

Che tipo sei al di fuori del campo da calcio? Quali sono i tuoi hobbies?

Mia moglie mi definisce un tipo logorroico, brontolone e ipocondriaco….

C’è un allenatore professionista al quale ti ispiri o che comunque apprezzi per come gestisce e fa giocare le proprie squadre?

Ho avuto la fortuna di poter assistere per tre anni agli allenamenti di Mister Biffi, istruttore dell’attività di base al Milan. Sinceramente devo dire di aver appreso tanto grazie ai suoi consigli. Da lui ho imparato come si insegna, come si trattano i bambini e come si gestiscono le molteplici situazioni che capitano durante un allenamento o una partita.

Sogno nel cassetto?

I sogni devono rimanere sogni…

 

A cura di Mauro Carrano

Resp. Comunicazione Pol. Corsico

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