MISTER NASSO: SIN DA PICCOLO SOGNAVO DI ALLENARE; VOGLIO CONTINUARE A TRASMETTERE LA MIA PASSIONE

Oggi il nostro #MANOFTHEWEEK è dedicato a Christopher Nasso, mister dei 2011 e dei 2009B: due gruppi diversi,ma con obiettivi simili…non sveliamo tutto ora: andiamo a conoscere “Chris”…

Come sei venuto a conoscenza del progetto Corsico?

Diciamo che la società ha fatto un’ottima azione pubblicitaria, arrivata anche a me che abito a Riozzo (vicino Melegnano). Fin da subito, il progetto mi ha incuriosito e, dopo il colloquio con mister Mario Reggiani – del quale avevo sentito parlare molto bene e che stimo molto – sono stato ben felice di cominciare a lavorare per una vera e propria Scuola Calcio, coordinata alla grande da Daniele Gianello.

Da quanti anni alleni? O meglio, visto che sei giovane, da quanti anni hai smesso di giocare a calcio? C’è qualcuno che ti ha trasmesso la voglia di allenare?

Giovane, ma ormai non più giovanissimo. Ho sempre avuto a cuore questo sport: ho iniziato a giocare a calcio fin da piccolo alla Pro Melegnano. Dieci stagioni nelle quali ho avuto la fortuna di incontrare “allenatori” preparati, con la passione di insegnare le basi di questo magnifico sport, tra giochi, divertimento e tanto, tanto pallone (e anche qualche sano rimprovero). Ho smesso relativamente presto (in età da Juniores alla Riozzese), continuando a divertirmi nel calcio a 5 e cominciando ad affacciarmi al ruolo dell’istruttore. Ho iniziato in una società di Melegnano (Sgb Giardino) come secondo di mister – Roberto Toniato – al quale sono molto legato: è lui che mi acceso la scintilla dell’allenatore (pensa che comunque io volevo già allenare da piccolino…sono un predestinato) e fatto divertire negli anni calcisticamente migliori per me. 

Cosa fai nella vita oltre ad allenare? Che hobbies hai? Libri, cinema, cucina?

Vivrei solo di calcio se si potesse. Un’altra passione, che è anche un lavoro, è il giornalismo sportivo (attualmente scrivo per un sito dell’Inter, altra mia grandissima passione). Leggo? Si, libri sul calcio, sugli allenamenti nel calcio, nell’attività di base. Per il resto, guardo Serie Tv e mi dedico alla mia vita sociale, quando non sono a Corsico ah ah ah. Forse, mi piacerebbe viaggiare di più, ma non sempre è possibile. 

Come ti aggiorni per essere sempre al passo con le nuove tecniche di allenamento?

Come dicevo prima, ho preso l’abitudine di rinnovarmi e adeguarmi a nuove metodologie di allenamento, leggendo parecchi libri. Quando posso, mi aggiorno anche andando a vedere gli allenamenti di società professionistiche. In più cerco sempre di confrontare le mie idee con quelle di altri mister, del Corsico e non. Scambiarsi punti di vista su tante cose ritengo sia un’abitudine importantissima: spesso si possono trarre benefici anche solo parlando e discutendo tra addetti ai lavori.

Hai un modello nel mondo del calcio professionistico a cui ti ispiri o che semplicemente ti piace per carisma?

Sono concentrato ad allenare nell’attività di base, lontanissimo dal mondo dell’agonistica, ancor di più da quello che guardiamo in televisione. Per certi versi, il lavoro nei primi anni di calcio è ancor più difficile e importante, per tanti motivi che non sto qui ad elencare. E quindi, stimo quei calciatori che, dopo aver terminato la propria carriera, si mettono in gioco con i più piccoli. Trasmettere la propria esperienza è importante, le proprie qualità tecniche ancor di più. Baggio, Ronaldo il Fenomeno (due idoli da bambino, ad esempio), mi piacerebbe insegnassero calcio ai bambini.  

Siamo al giro di boa della stagione: raccontaci le tue due squadre…

Mi ritengo molto fortunato perchè alleno due squadre, i 2011 e i 2009 B. Da una parte, e per questo ringrazio Daniele Gianello, oltre i dirigenti Cilli e Mascolo, abbiamo creato un bellissimo gruppo 2011, che ci ha dato – e sono sicuro ci darà – tantissime soddisfazioni. Ragazzini bravi, educati e con ampissimi margini di crescita. Oltre a qualche bambino alla prima esperienza che avrà modo di mettersi in mostra nella seconda parte di stagione, abbiamo anche un 2012. Qualche difetto c’è, ed è bello così, sono piccolissimi, non dimentichiamocelo. E poi che gusto ci sarebbe per il mister? Dall’altra parte, i 2009 B sono sicuramente un gruppo molto diverso, ma in modo diverso ugualmente motivante. Sono più grandi, si gioca a 7, allenamenti e approcci diversi. E per chi è alla prima esperienza, è più difficile fargli venire la voglia di allenarsi. Impegno, soprattutto durante le partite, non posso negare che ci sia, così come qualche limite. 

Quali obiettivi ti sei posto per questa stagione?

Qua rispondo brevemente. Far migliorare tutti i miei bambini, prima ancora dell’intera squadra, per quello c’è tempo. Farli divertire imparando, poi, è il vero successo per un istruttore dell’attività di base. 

Hai qualche momento particolare che ti è rimasto dentro e su cui ti sei soffermato a riflettere che ci vuoi raccontare? 

A questa età sono convinto che il risultato conti relativamente. Certo, vincere, soprattutto per i bambini, è sempre bello. E in questo senso cito due episodi, uno per i 2011 e uno per i 2009. Per i 2009 vincere la prima partita in campionato è stata una grande emozione, meritata dopo prestazioni in crescendo. E le cose più difficili sono anche le più belle. Per i 2011, oltre alle tante soddisfazioni, voglio sottolineare il secondo posto ottenuto al torneo dell’epifania a Paderno Dugnano. Un solo gol ci separava dalla vittoria del torneo: non è arrivato, pazienza, ma la corsa dei miei bimbi a fine partita, a prendersi gli applausi dei genitori è stato fantastico e ha coperto subito quel pizzico di delusione. I bambini erano realmente felici, e questa è sempre la cosa più importante. Per vincere c’è tempo, per crescere ogni occasione è utile. E se hanno dato il massimo, il mister ha ottenuto quello che voleva. 

Il tuo sogno nel cassetto è….

Continuare a trasmettere la mia passione. L’istruttore ha tanto da insegnare ai bambini, ma anche tantissimo da imparare. Questa penso sia la mia dimensione, mi piace quello che faccio. I piccoli danno molte più soddisfazioni dei grandi. Voglio solo migliorare insieme a loro. Forza Polisportiva Corsico, e grazie. 

 

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